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Franciacorta Extra Brut Millesimato Sylvò 2015

Franciacorta Extra Brut Millesimato Sylvò 2015 Lo SparviereDegustatore: Roberto Giuliani
Valutazione: @@@@@

Data degustazione: 07/2024


Tipologia: DOCG Bianco Spumante
Vitigni: chardonnay
Titolo alcolometrico: 12,5%
Produttore: LO SPARVIERE
Bottiglia: 750 ml
Prezzo medio: da 35 a 40 euro


Quando cominciano a fioccare le 5 chiocciole nei confronti della stessa azienda, la domanda sorge spontanea: sono troppo generoso o qui si lavora davvero bene? Non ho dubbi sul secondo pensiero, sia perché ormai la famiglia Gussalli Beretta ha dimostrato di non lasciare nulla al caso, che i vini siano in Abruzzo (Orlandi Contucci Ponno), Piemonte (Fortemasso), Lombardia (Lo Sparviere), Alto Adige (Steinhaus) o Toscana (Castello di Radda, Fabio Motta), la qualità deve essere sempre al primo posto.
Con Lo Sparviere, in quel di Monticelli Brusati, sembra si sia raggiunto un livello davvero elevato e costante, difficile trovare un Franciacorta che non sia almeno interessante. Del resto come afferma l’enologo consulente Francesco Polastri: “Lo Sparviere è
un’azienda artigianale che tratta ogni parcella come fosse unica. Ne deriva una gestione sartoriale di ogni base, che si concretizza in 15 vinificazioni separate”.
In questo caso, il Sylvò (dal sistema di allevamento sylvoz) 2015, extra brut, è ottenuto da sole uve chardonnay, provenienti da due ettari di un vigneto storico situato a Monticelli Brusati, e proposto solo nelle annate migliori. Il vigneto ha raggiunto i 40 anni di età media e viene allevato a sylvoz, con rese decisamente inferiori alla media (tra i 40 e i 60 q/ha).
Le uve sono state vendemmiate in cassette a partire dalla terza decade di agosto, poste in cella di refrigerazione a una temperatura di 4 °C, per la durata di 24-36 ore, fino a raggiungere una temperatura di 10 °C. Dopodiché passaggio in pressa per la pressatura soffice dei grappoli interi, da cui si estrae non più del 50% del mosto fiore. La successiva fermentazione avviene attorno ai 16 °C, per il 70% in vasche d’acciaio inox e per il restante 30% in barriques e tonneaux. Piccole parti di vini di annate precedenti contribuiscono alla composizione di questo vino. L’affinamento in bottiglia sui lieviti dura almeno 60 mesi; il risultato è un Franciacorta con residuo zuccherino pari a 3g/l, praticamente non percettibile, pH 3,18 e acidità totale 6 g/l.
Nel calice il perlage si presenta davvero finissimo, bollicine dal diametro di un capello giocano fra di loro creando forme in continuo movimento; l’impatto olfattivo è deciso, un ventaglio di profumi che spazia dal pan di spagna a erbe di campo, mela verde, susina, ananas, finger lime, miele di zagara, pane sfornato, frutta candita.
L’assaggio è armonico, avvolgente, con una materia arricchita da pennellate saline e una sfumatura di lievito, la vena acida è ben integrata, fusa nel sorso, questo evita sensazioni aspre o pungenti, a vantaggio di una godibilità totale.
In cucina è un Franciacorta davvero versatile, poiché entra in progressione, pertanto si può utilizzare a tutto pasto, dalle tartine di alici marinate agli spaghetti allo scoglio, dal crudo di pesce al fritto di paranza, ma va bene anche con formaggi morbidi, magari erborinati, bufala con prosciutto di Sauris e pomodorini confit.
Uscirà a breve in commercio, dato che sono poco più di 5000 esemplari, vi suggerisco di affrettarvi a ordinarlo!

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