Nonostante in Umbria ci siano zone ben più gettonate per la produzione di vino, a Umbertide c’è un’azienda che merita assoluta attenzione: quella della famiglia Blasi. Questo comune in provincia di Perugia rientra nella DOC Colli Altotiberini, una delle meno note della regione, ma questo non è rilevante, Didi e Mauro Blasi hanno scelto di impiantare vigneti nel 2009 (oggi sono oltre 30 ettari) e di costruire una cantina di vinificazione moderna, affiancandola a quella situata nei sotterranei del Palazzo dei Conti Bertanzi risalente al 1742, dove i vini vengono posti a maturare in legno. Oggi è Michele, quarta generazione, che cura tutta la produzione vitivinicola, ma qui non si fa solo vino! Ci sono altre attività che non sono meno degne di essere conosciute, infatti in famiglia ognuno ha il suo ruolo, poiché l’ospitalità e l’accoglienza sono fondamentali e imprescindibili. Infatti chiunque abbia la fortunata occasione di passare da loro, oltre ad assaggiare ottimi vini, potrà soffermarsi ad apprezzare i prodotti della loro norcineria, in particolare Didi Blasi (nonno di Michele) è un maestro nella produzione della porchetta (ottenuta dai propri maiali), vi assicuro che è una delle più buone che abbia mangiato! Ma veniamo a questo sorprendente Passito dal nome inequivocabile “Mammamia”, ottenuto da un blend di malvasia al 50%, sémillon 30% e chenin blanc 20%, appassite sui graticci da metà settembre ai primi di marzo. Fino a prima del 2009 era l’unico vino prodotto, ottenuto da poche vecchie piante esistenti nella tenuta. La fermentazione si svolge in acciaio a temperatura controllata e dura circa 20-25 giorni, successivamente il vino viene trasferito in caratelli dove rimarrà per ben 10 anni. Seguirà un affinamento in bottiglia per circa un anno. Il nome dato al vino da Michele è un chiaro omaggio alla mamma Anna, ma è anche l’esclamazione che molti appassionati fanno quando lo assaggiano. Ovviamente viene prodotto in poche bottiglie, del resto la scelta dei grappoli è meticolosa e la produzione ottenuta dopo l’appassimento è davvero esigua, ragione in più per andare a visitare l’azienda. L’annata di cui vi racconto è la 2008, che ha avuto un percorso di maturazione e affinamento più lungo (esce dopo la 2009): ha colore ambra-oro antico, profuma di miele di castagno, fichi canditi, nocciola e mandorla tostate, albicocca disidratata, fumo di tabacco da pipa, scorza d’arancia candita, caramello. L’assaggio è molto coerente, una forte vena sapida e una giusta spinta acida arricchiscono un gioco di frutta secca e miele, con ventate di spezie dolci e leggermente piccanti, ottima persistenza. Non sono un amante dei vini passiti ma devo riconoscere che questo è fatto molto bene, non è per nulla stucchevole, ha un ottimo equilibrio; è un abbraccio caldo che ben si adatta a queste serate fredde, magari in compagnia di qualche formaggio semi stagionato o di biscotteria secca, ideali i tozzetti con gocce di cioccolato fondente e nocciole.
Roberto Giuliani
Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore informatico. Ma la sua vera natura non si è mai spenta del tutto, tanto che sin da ragazzo si è appassionato alla fotografia e venticinque anni fa è rimasto folgorato dal mondo del vino, si è diplomato sommelier e con Maurizio Taglioni ha fondato Lavinium, una delle prime riviste enogastronomiche del web, alla quale si dedica tutt’ora anima e corpo in qualità di direttore editoriale. Collabora anche con altre riviste web e ha contribuito in più occasioni alla stesura di libri e allo svolgimento di eventi enoici. Dal 2011 fa parte del gruppo Garantito Igp.
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Sociologo e giornalista enogastronomico, è direttore responsabile di laVINIum - rivista di vino e cultura online e collabora con diverse testate (...)
Di formazione tecnica industriale è stato professionalmente impegnato fin dal 1980 nell’assicurazione della Qualità in diverse aziende del setto (...)
Laureato in Filosofia e giornalista professionista, lavora al Mattino dove da anni cura una rubrica sul vino seguendo dal 1994 il grande rilanci (...)
Maestro Assaggiatore e Docente O.N.A.V., Delegato per la provincia di Lecco; svolge numerose attività come Docente presso Slow Food, Scuola de L (...)
Sommelier e master sul servizio vino e relazione col commensale, ha tenuto alcuni corsi in area territoriale del Pavese di approccio/divulgazion (...)
È Sommelier e Degustatrice ufficiale A.I.S. rispettivamente dal 2003 e dal 2004; ha sviluppato nel suo lavoro di dottorato in Industrial Design, (...)
Napoletano, classe 1970, tutt'oggi residente a Napoli. Laureato in economia, da sempre collabora nell'azienda tessile di famiglia. Dal 2000 comi (...)
Ha iniziato la sua attività in campo enogastronomico nel 1987. Ha collaborato con le più importanti guide e riviste del settore italiane ed este (...)
Nato nel 1974 a Roma in una annata che si ricorderà pessima per la produzione del vino mondiale. Sarà proprio per ribaltare questo infame inizio (...)
Bolognese dentro, grafico di giorno e rapito dal mondo enologico la sera. Per un periodo la sera l'ha condivisa con un'altra passione viscerale (...)
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