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Addio a Pio Boffa, patron della storica cantina Pio Cesare

Pio Boffa e famiglia

Il covid ha fatto un’altra vittima, questa volta è toccato al grande Pio Boffa, uno dei massimi rappresentanti del vino di Langa, con la Pio Cesare, storica azienda di Alba fondata nel lontano 1881, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.
Se n’è andato a soli 66 anni (l’età dello scrivente), mentre stava lottando con questo virus bastardo nell’ospedale di Verduno. Persona di grande dinamismo, sempre in viaggio per il mondo, soffriva moltissimo di questo periodo così difficile che lo sottraeva alla vita a cui è sempre stato abituato.
La Pio Cesare vanta numerosi cru sparsi nel territorio langhetto per un totale di oltre 70 ettari (che in Langa non sono affatto pochi), fra questi ricordiamo nell’area del Barolo il mitico Ornato, La Serra, Briccolina a Serralunga d’Alba, Mosconi a Monforte, Roncaglie a La Morra, Ravera a Novello; in zona Barbaresco ci sono Rombone e Bongiovanni a Treiso, Rocche di Massalupo a San Rocco Seno d’Elvio (Alba).
Piero Boffa lascia in mano ai propri figli l’azienda nel compimento dei 140 anni dalla nascita.
Tutta la redazione è vicina alla famiglia per il grave lutto subito.

Roberto Giuliani

Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore informatico. Ma la sua vera natura non si è mai spenta del tutto, tanto che sin da ragazzo si è appassionato alla fotografia e venticinque anni fa è rimasto folgorato dal mondo del vino, si è diplomato sommelier e con Maurizio Taglioni ha fondato Lavinium, una delle prime riviste enogastronomiche del web, alla quale si dedica tutt’ora anima e corpo in qualità di direttore editoriale. Collabora anche con altre riviste web e ha contribuito in più occasioni alla stesura di libri e allo svolgimento di eventi enoici. Dal 2011 fa parte del gruppo Garantito Igp.

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