Valtellina Superiore 2018

Valtellina Superiore 2018 DirupiDegustatore: Roberto Giuliani
Valutazione: @@@@
Data degustazione: 01/2023


Tipologia: DOCG Rosso
Vitigni: nebbiolo
Titolo alcolometrico: 14%
Produttore: DIRUPI
Bottiglia: 750 ml
Prezzo enoteca: da 22 a 26 euro


Conosciuti in una escursione enoica in Valtellina nel 2007, Pierpaolo Di Franco e Davide Fasolini, allora giovani intraprendenti e oggi uomini fatti, rappresentano senza dubbio uno dei punti di riferimento di questa straordinaria regione, dove il termine “viticoltura eroica” è quantomai realistico.
In quei giorni visitai i diversi appezzamenti di loro proprietà e sperimentai di persona cosa vuol dire inerpicarsi da un terrazzamento all’altro, salendo su scalini di pietra spesso alti 40 e più cm.
L’uva chiavennasca qui vive alla grande, anche se produce poco, ma questo non è un male, perché quelle rese del 40% in ettolitri significano qualità elevata, proveniente da più vigne sparse fra Montagna e Poggi Ridenti.
Trovare questo 2018 alle Ecofattorie Sabine di Poggio Mirteto scalo (RI), insieme al Rosso di Valtellina Olé! 2020 (di cui scriverò a breve), è stata una piacevole sorpresa e non ho esitato ad acquistarli, anche perché il prezzo era più che corretto.
Le uve del Valtellina Superiore subiscono una macerazione a contatto con bucce e vinaccioli per circa 30 giorni, la maturazione viene svolta in legni francesi dai 20 ai 35 hl per un anno.
Basta versarlo nel calice per rendersi conto subito di avere a che fare con un nebbiolo valtellinese, dal colore tra rubino e granato decisamente poco concentrato e dai riflessi caldi e affascinanti; i profumi svolazzano verso le mie narici senza fatica, raccontano di petali di rosa canina e viola, di ciliegia e arancia sanguinella, di radici ed erbe montane, il tutto con estrema eleganza.
All’assaggio regala un corpo equilibrato e rifinito, con un tessuto tannico solido ma totalmente privo di spigoli, emergono delicati richiami al legno di liquirizia e una sensazione di solarità e balsamicità che apportano ulteriore finezza al vino, in un finale caldo e appagante. Quattro chiocciole abbondanti che potrebbero salire ulteriormente nei prossimi 4-5 anni.

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