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Offida Passerina 2007

passerinaDegustatore: Chiara Pugina
Valutazione: @@
Data degustazione: 03/2009


Tipologia: DOC Bianco
Vitigni: passerina
Titolo alcolometrico: 12,5 %
Produttore: CANTINE DI CASTIGNANO
Bottiglia: 750 ml
Prezzo enoteca: fino a 5,00 euro


In uno dei punti vendita forse meglio assortiti della catena PIM di Roma, dove non entravo da tempo, ho constatato con piacere che finalmente gli scaffali dei vini sono stati rinnovati in termini di etichette. Curiosando tra quelle che per mia memoria rientravano dunque nelle novità, ho scovato, seminascosta tra le numerose bottiglie di verdicchio, questa Passerina di Offida delle Cantine di Castignano, la prima cantina sociale della provincia di Ascoli Piceno nata nel 1960. Il vitigno passerina vanta origini molto antiche e una verosimile parentela con il trebbiano toscano. A questo si accomuna principalmente per la forma del grappolo ma anche per la grande vigoria che, in passati ormai lontani, le ha conferito diversi sinonimi quali “cacciadebiti” o “pagadebito gentile” in virtù delle sue rese produttive elevate che consentivano agli agricoltori di “ripagare di debiti”, ottenendo peraltro un vino di buona qualità. Il termine passerina veniva poi utilizzato genericamente per individuare uve caratterizzate da acini di piccole dimensioni, spesso senza vinaccioli. Presente anche nel Lazio, le espressioni più frequenti di questa uva dal nome curioso si ritrovano nella fascia centrale adriatica e principalmente in Abruzzo e nelle Marche. Il vino marchigiano in questione si presenta con il suo colore tipicamente paglierino e luminoso e, sebbene non esprima grande complessità, già al naso denota una piacevole freschezza di aromi agrumati di pompelmo. La leggera sfumatura floreale cede poi il posto a sensazioni amarognole di mandorla e noce fresca che ritroviamo anche sul finale dell’assaggio. Ahimé in bocca è ancora un po’ scalpitante per l’eccessiva acidità e per la sapidità, entrambe poco integrate in un corpo del vino non particolarmente strutturato. Sicuramente spendibile in abbinamento tradizionale locale con specialità a base di pesce, il vino non mi ha emozionato in modo particolare, tuttavia non posso negare che, degustandolo in una fredda e casalinga serata d’inverno, abbia saputo anticiparmi, almeno col pensiero, una calda serata estiva, magari proprio di fronte al nostro bel Mare Adriatico.

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