Gavi del Comune di Gavi Lugarara 2022

Degustatore: Andrea Li Calzi
Valutazione: @@@@
Data degustazione: 06/2023
Tipologia: DOCG Bianco
Vitigni: cortese
Titolo alcolometrico: 13,5%
Produttore: LA GIUSTINIANA
Bottiglia: 750 ml
Prezzo medio: da 13 a 16 euro
A mio avviso non esiste una versione moderna e una antica di produrre il Gavi. L’ uva autoctona a bacca bianca cortese, tra le più interessanti a mio avviso del panorama vitivinicolo nazionale, mediante il vino dev’essere sempre in grado di restituire doti di austerità, eleganza, finezza e semmai giocare in sottrazione. Le sfumature vanno ricercate lentamente all’interno del calice, sarà il tempo che passa a scandire la complessità del prodotto, figlio di un suolo ricco di marne grigie plioceniche con sabbioni sciolti, come nel caso delle vigne dell’Azienda La Giustiniana. Magda Pedrini e Stefano Massone sono i titolari di una tra le aziende storiche di Rovereto di Gavi (AL), cuore pulsante della DOCG omonima.
Coadiuvati dall’instancabile impegno dell’enologo talentuoso Cristian Pomo, desiderano fortemente offrire ai propri consumatori un bianco che possa in tutto e per tutto rispecchiare fedelmente le peculiarità dell’uva cortese; cultivar allevata sulle vigne ben esposte dell’Alto Monferrato, area vitivinicola a confine con la bella Liguria. I venti che soffiano dal mare, dista appena 50 km, influiscono non poco sul carattere del prodotto; la matrice del terreno inoltre, fortemente minerale, restituisce sapidità e longevità al vino.
Il Gavi Lugarara 2022 viene prodotto mediante uve 100% cortese allevate a guyot all’interno dei Vigneti La Giustiniana di Rovereto di Gavi (AL), resa pari a 90 quintali per ettaro. In cantina si parte da una pigiatura soffice e fermentazione con controllo di temperatura in recipienti di acciaio; dopo almeno 3 mesi di affinamento sulle fecce fini il vino è pronto per la bottiglia. Ne deriva un calice paglierino con riflessi beige-verdolini di media intensità ed estratto.
Il naso in questa fase è ancora piuttosto giovane, nervoso, tuttavia si percepiscono le classiche suggestioni gessose, di piccoli fiori di montagna e maggiorana, corroborate da un frutto croccante e spigliato che sa di pesca bianca e mela Granny Smith. La vibrante sapidità dei vini di Gavi è tale anche in prodotti frutto dell’unione di più vigneti, per poi esplodere letteralmente nei cru vocati; approfondiremo quest’ultimo aspetto all’interno della prossima pubblicazione.
Ciò che apprezzo riguardo questa categoria di vini è la capacità intrinseca di non saturare il palato: a tanto sale corrisponde altrettanta freschezza agrumata e un’impronta alcolica quasi mai sopra le righe. Il Lugarara 2022 al palato mostra esattamente queste peculiarità. Vino da grandi merende primaverili a base di torte salate vegetariane, salumi e formaggi freschi, o insalate di pasta/riso estive. Quattro chiocciole abbondanti.