Travaglini: dalla resilienza all’innovazione, attraverso il tempo
L’azienda vinicola Travaglini ha radici profonde nella storia e nel territorio di Gattinara, risorgendo dalle sfide e dalle avversità per diventare un’icona dell’industria vinicola. Fondata negli anni ’20 del primo ‘900, quando la viticultura di Gattinara stava attraversando un periodo ostico, l’azienda è stata una delle pioniere nel rinnovamento del settore. Questa è la storia di come la passione per il vino, la dedizione alla tradizione e un tocco di innovazione siano in grado di dare vita a una rinascita vincente. A raccontarcela è Alessia Collauto Travaglini, quinta generazione dell’azienda: “rivesto prevalentemente il ruolo di commerciale estero, ma si sa che in un’azienda famigliare è fondamentale e necessario conoscere ogni situazione all’interno dell’azienda, quindi spesso mi occupo di marketing e sviluppo di nuovi progetti, di accoglienza e ogni tanto è bello anche lavorare in vigna”.
In un’epoca in cui la viticoltura locale stava vivendo una fase di declino a causa di eventi come la grandinata devastante del 1905 e la diffusione della fillossera, fu Clemente Travaglini ad affrontare le sfide e a far rinascere la viticultura di Gattinara insieme al figlio Arturo Travaglini. Questi uomini visionari riconobbero il potenziale unico del territorio e si impegnarono a riportare la produzione di vino a splendore. Un cruciale capitolo di questa storia avviene negli anni ’50, quando Giancarlo Travaglini prese le redini dell’azienda, portando avanti l’eredità familiare con passione e determinazione. Il suo lavoro ha portato ad un’espansione e un rafforzamento dell’azienda, evidenziando il connubio tra tradizione e progresso. Giancarlo viene a mancare nel 2004 e ufficialmente proseguono l’attività dell’azienda Cinzia Travaglini e il marito Massimo, già in forze da qualche decennio. Dal 2019, la quinta generazione è entrata ufficialmente in azienda portando con sé una nuova prospettiva.
La produzione dell’azienda si estende su 55 ettari di vigneto, principalmente dedicati alla coltivazione del Nebbiolo, l’elemento chiave che definisce l’identità dei vini Travaglini. La loro dedizione per questo vitigno è evidente nelle tre varietà di Gattinara, che catturano l’autenticità del territorio e la complessità dei profumi e degli aromi che ne derivano. Oltre ai classici Gattinara, l’azienda propone anche versioni più giovani e fresche di Nebbiolo, una spumante metodo classico e un Nebbiolo ottenuto da un processo di appassimento unico in Piemonte, “Il Sogno”.
Uno dei tratti distintivi dell’azienda Travaglini è l’iconica bottiglia “storta”, introdotta nel 1958 da Giancarlo Travaglini. Questo design unico aveva una funzione pratica, permettendo la decantazione diretta in bottiglia e rappresentando la filosofia stessa dell’azienda, una miscela armoniosa di innovazione e tradizione, con un forte legame familiare. Mentre l’azienda si impegna a preservare le radici, è anche aperta a nuovi esperimenti e sfide. Nuove tecniche, nuovi vini e varietà innovative sono in fase di sviluppo, testimoniando l’impegno dell’azienda a evolvere e crescere.
Il futuro dell’azienda Travaglini è intriso di promesse e prospettive. Con nuovi progetti in corso, l’azienda intende rappresentare il legame indelebile tra la famiglia, la tradizione e l’innovazione nel mondo del vino.
In definitiva, l’azienda Travaglini incarna l’essenza stessa della passione vinicola italiana, unendo le radici profonde nella terra e il desiderio di innovare, creando vini che raccontano storie di territorio, famiglia e amore per la viticoltura.
Gattinara D.O.C.G. 2019
Abbiamo degustato il Gattinara D.O.C.G. 2019, insignito di diversi premi e di numerose attestazioni di valore, nelle espressioni delle diverse annate. Cattura l’attenzione ancora prima dell’assaggio. Basta osservarne la bottiglia, dal formato così atipico ed accattivante. La degustazione ne completa l’emozionante racconto sensoriale. All’indagine visiva, spicca il colore granato antico e scintillante, naturale preludio alla successiva esperienza olfattiva. Emergono profumi floreali delicati, suggestioni di spezie e note balsamiche. L’essenza floreale si intreccia con note minerali, aggiungendo profondità. L’“opera d’arte” culmina al palato, dove un bilanciamento magistrale mescola freschezza con tannini nobili. Questi tannini si fondono con gli altri elementi, creando una struttura raffinata. La persistenza gustativa svela una delicata intensità di frutti rossi.
In sintesi, l’etichetta offre un’esperienza elegante, in cui ogni dettaglio è stato curato con meticolosità.
Stefania Tessari