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Salento Malvasia Nera Mora Mora 2021

Salento Malvasia Nera Mora Mora 2021 PaololeoDegustatore: Andrea Li Calzi
Valutazione: @@@@
Data degustazione: 12/2023


Tipologia: DOC Rosso
Vitigni: malvasia nera
Titolo alcolometrico: 14,5%
Produttore: PAOLOLEO
Bottiglia: 750 ml
Prezzo medio: da 10 a 12 euro


Paolo Leo, titolare della Cantina omonima situata a San Donaci (BR), crede enormemente nella validità dei vitigni autoctoni pugliesi. Ama in particolare la malvasia nera, cultivar versatile in grado di tradurre le peculiarità del territorio mediante vini di pronta beva, rosati versatili e prodotti che non hanno paura di affrontare il tempo che passa; senza esagerare s’intende.
D’altronde le colline di Brindisi, ricche di terreni argillosi, sabbiosi e di medio impasto, forniscono alla materia prima tutto ciò di cui ha bisogno. Il sole non manca da queste parti e la vicinanza col mare, appena 20-25 km, influenza non poco il prodotto finale. Sapidità, aromi spiccati e freschezza non sono quasi mai in secondo piano.
Veniamo dunque al MoraMora 2021, da uve malvasia nera in purezza, resa pari a 4500 piante per ettaro; il cordone speronato è il sistema d’allevamento prescelto. Dopo la vendemmia l’uva viene diraspata ed il pigiato fermenta in acciaio inox a temperatura controllata di 22-24°C per 8-10 giorni. Vengono effettuati diversi rimontaggi e dèlestage, successivamente il vino viene svinato in pressa soffice. Dopo il primo travaso, sempre in acciaio inox, avviene la fermentazione malolattica. Affinamento in barriques di rovere francese, di secondo e terzo passaggio, per tre mesi e un po’ di riposo in bottiglia prima della messa in vendita.
Trama profonda, ricca di antociani, un bel rubino intenso con nuances violacee. Il respiro è spigliato, fresco, gioviale: ricordi vinosi e di frutti neri spremuti, amarena, effluvi balsamici e lievemente terrosi, geranio selvatico oltre a liquirizia e chiodo di garofano; lieve salamoia sul finale. Un vino che evolve all’interno del bicchiere.
Sorso intenso, ricco di sensazione fruttate dai ritorni dolci/acidi, buon equilibrio e alcol ben digerito nonostante i 14.5; in bocca è davvero lungo più che intenso e potente.
Quattro chiocciole abbondanti in egual misura al piatto di braciole pugliesi al sugo che ho deciso di abbinare.

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