Collio Merlot dal PIC 2017
Degustatore: Andrea Li Calzi
Valutazione: @@@@
Data degustazione: 07/2024
Tipologia: DOC Rosso
Vitigni: merlot
Titolo alcolometrico: 14%
Produttore: COLLAVINI
Bottiglia: 750 ml
Prezzo medio: da 27 a 32 euro
Il merlot è tra le uve francesi più amate e al contempo odiate in assoluto. Per capirlo non occorre citare la celebre frase del film Sideways: “I am not drinking any f***ing Merlot!”; è cosi da sempre. La sua patria d’elezione è Bordeaux, più precisamente Saint Emilion, dove ancor oggi regala vini che da sempre vengono presi come punto di riferimento. Nonostante ciò è stato impiegato un po’ ovunque, a destra e a manca, spesso senza la minima certezza che potesse esprimersi regalando quel frutto nero suadente, e quella bella spezia, in grado di caratterizzarlo.
In Friuli, al contrario, ha trovato un habitat felice. La dedizione dei vignaioli del territorio, tra cui la famiglia Collavini, ha fatto sì che sul mercato, ormai da decenni, sia possibile acquistare vini degni di nota, testimoni delle peculiarità del Collio: area vitivinicola situata in provincia di Gorizia a due passi dal confine sloveno. Ci troviamo esattamente a San Floriano del Collio, le uve provengono dalle vigne più alte dell’Azienda; tra i filari si attua una selezione mirata tanto che la resa è pari ad appena 65 quintali per ettaro. La vendemmia solitamente viene svolta durante i primi quindici giorni di ottobre. Le uve vengono raccolte in vassoi da passitura e riposte in fruttaia a temperatura e umidità controllate. La macerazione sulle bucce, di 20 giorni circa, si effettua in vinificatori automatizzati e termo controllati. Dalla primavera successiva il merlot matura in barriques di Allier e Tronçais per due anni, altri 24 mesi di bottiglia sono necessari per l’affinamento.
L’annata 2017 non ha fatto sconti a nessuno: caldo afoso e siccità hanno caratterizzato uno tra i millesimi più torridi di sempre. Nonostante ciò il vino mostra una verve cromatica particolarmente vivace: dal rubino intenso vira verso nuances ancora lievemente porpora. Dopo lenta ossigenazione, in principio è risultato chiuso e piuttosto concentrato, squaderna toni silvestri e di frutti neri in confettura, liquirizia, tabacco e caffè; in chiusura grafite e legni nobili ben fusi tra loro.
In bocca la morbidezza domina grazie ad un frutto pieno ed un tannino setoso. L’avvolgenza di questo vino, unita alla chiusura marcatamente fruttata, si presta a piatti di svariate cucine, anche multietniche, dove la spezia abbonda così come il peperoncino.