Barbaresco San Cristoforo Campo Quadro Riserva 2015
Degustatore: Roberto Giuliani
Valutazione: @@@@@
Data degustazione: 10/2023
Tipologia: DOCG Rosso
Vitigni: nebbiolo
Titolo alcolometrico: 14,5%
Produttore: PUNSET – Azienda Biologica di Marcarino Marina
Bottiglia: 750 ml
Prezzo medio: da 42 a 50 euro
Vino Bio: sì
Chiariamo subito, non si tratta di una nuova versione del Campo Quadro di Marina Marcarino, ma con l’annata 2015 sono state introdotte le famose MGA (Menzioni Geografiche Aggiuntive), che è stato possibile mettere in etichetta. Quindi stesso vino, ottenuto dal vigneto Campo Quadro ma con la specificazione della “sottozona” San Cristoforo nel Comune di Neive (le altre sono Albesani, Balluri, Basarin, Bordini, Bric Micca, Bricco di Neive, Canova, Cottà, Currà, Fausoni, Gaia-Principe, Gallina, Marcorino, Rivetti, San Giuliano, Serraboella, Serracapelli, Serragrilli e Starderi).
Come ho già raccontato in altri articoli precedenti, Marina lavora in biologico e biodinamico da molti anni, le sue vigne hanno imparato a difendersi molto bene da parassiti e difficoltà climatiche ed i vini ne guadagnano non solo sul piano della salute ma anche nella capacità di esprimersi e restituire nel calice i profumi della terra neivese. Caratteristiche che erano già presenti negli anni ’80, ho avuto il piacere di scoprirlo tanti anni fa nell’azienda di Tiziana Settimo a La Morra, durante una bellissima verticale di Barbaresco Punset e Barolo Aurelio Settimo davvero emozionante. La costante crescita qualitativa dei vini di Marina, sia sul piano tecnico che su quello espressivo, è una garanzia dell’eccezionale livello raggiunto, soprattutto con il Campo Quadro, la punta di diamante dell’azienda.
La versione 2015 è entusiasmante per purezza dei profumi, la componente floreale affascina al primo impatto regalando quelle sensazioni che solo il nebbiolo riesce a esprimere a livelli così alti; fatico a togliere il naso dal calice, il bouquet è davvero elegante, si è pervasi dalla rosa canina e da effluvi di violette macerate, anche il frutto è calibratissimo, senza smancerie e maturità fuori misura, tutto è in perfetta armonia, erbe e spezie si fondono in un’atmosfera delicata, un sussurro, una carezza, una mano gentile, cacao, liquirizia e cenni di tabacco, non si apre ancora alle note terziarie, per lui 8 anni sono solo l’inizio di un lungo percorso.
In bocca ha un’energia che è slancio, tornisce le pareti con gesti fini, misurati ma intensi, voluttuosi, il tannino ha nerbo ma è anche seta, ordito raffinato, si intreccia con il frutto e le spezie donando lunghe, avvincenti emozioni. La meditazione è d’obbligo, poi se volete mangiate, gustate piatti saporiti, ma lasciate che sia sempre lui a chiudere il viaggio sensoriale, ne ha pieno diritto.