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Cento anni di Cascina Maddalena, il Lugana DOC che si proietta nel futuro

Cascina Maddalena

Sirmione, un luogo unico per la sua bellezza, che guarda la sponda bresciana del Garda e fa da sfondo alla piccola realtà di Cascina Maddalena, un’azienda che ha fatto del lugana il suo vessillo.
Cascina Maddalena è una realtà familiare nata nel 1924 in quello che oggi è conosciuto come il cuore pulsante del territorio della DOC Lugana, si trova nella piana che parte a ovest da Desenzano, nella parte lombarda della DOC, areale d’elezione dove si trovano le argille più coriacee e lo stile più lacustre e minerale.

Cascina Maddalena

Un percorso lungo che dura da cento anni e che ha visto celebrare questo compleanno importante attraverso la lettura del tempo di quello che negli anni si è realizzato.
Così lo scorso 28 maggio 2024 la famiglia Zordan ha festeggiato i cento anni dall’acquisizione della tenuta, come documentato in antichi atti notarili riportati alla luce pochi anni fa che certificano il passaggio di proprietà alla bisnonna Maria Marangoni vedova Zordan. Si tratta di un traguardo molto ambito nel mondo del vino che colloca a tutti gli effetti Cascina Maddalena tra le realtà più storiche e rappresentative del Basso Garda e pioniera della produzione del vino Lugana come oggi lo conosciamo. Un inizio avvenuto grazie a Gedeone Gennari originario del Veneto, che a metà dell’Ottocento acquistò un terreno a Lugana di Sirmione e fece costruire una cascina bellissima, tipica del territorio, che decise di dedicare a sua figlia Maddalena, nome che è rimasto per identificarla. Il figlio di Gedeone, il Cavalier Angelo Gennari, fu a sua volta un personaggio molto importante per la storia della penisola poiché precursore del termalismo sirmionese.

Mattia Zordan e l'argilla
Mattia Zordan e l’argilla

Oggi alla guida della Cascina ci sono i giovani fratelli Mattia, Elena ed Elisa, quarta generazione aziendale, che con dinamismo ed energia si proiettano con entusiasmo nella continua cura e valorizzazione della loro realtà.
Un’occasione di condivisione e di festa che ha messo non solo in evidenza i passi in avanti fatti nel corso del tempo, ma anche il valore del Lugana e la grande longevità della Turbiana.
Un approccio che è il punto di forza di questa famiglia che interpreta coerentemente l’essenza del Lugana esaltandone le ottime doti di affinamento.

Vigneti Cascina Maddalena

Quattro gli ettari Cascina Maddalena, tutti allevati a guyot, che – oltre ad una piccola quota di Marzemino e Cabernet Sauvignon – sono principalmente dedicati alla Turbiana.
Il vino Capotesta è il loro cavallo di battaglia, un vino su cui Mattia Zordan, responsabile della parte agricola, ma come anche il resto della famiglia, ha sempre puntato. Una determinazione e un credo che hanno portato anche a restare fedeli e coerenti, attraverso gesti coraggiosi, come il non vendemmiare nel 2023, a causa di disastrose grandinate.

Mattia Zordan racconta

Come raccontato dallo stesso Mattia: “Dopo quattro grandinate disastrose nell’estate dello scorso anno, abbiamo deciso di non utilizzare nemmeno quel 10-15% di uva rimasta sulla pianta e andare, come sempre, nella direzione della qualità; questo implicava non fare il vino. È stato un colpo durissimo per l’azienda, ma questo mi ha permesso anche di andare a scoprire altre realtà vinicole estere ed italiane – in Champagne, in Mosella, in Borgona, ma anche in Franciacorta e nel basso Piemonte – e fare nuove ed importanti esperienze formativi».
Altro punto di forza di questa realtà è stata anche la scelta di adottare il tappo a vite, una scelta illuminata avvenuta dal 2015, a garanzia di un’evoluzione più integra e che a suo avviso dona, soprattutto alla Turbiana, maggior compostezza e reattività.

Mattia Zordan
Elena, Mattia ed Elisa

Al Capotesta da qualche anno si affianca anche il Clay Lugana DOC, un vino nato da un’idea tra amici nel 2012, frutto di una selezione molto accurata delle uve Turbiana e viene prodotto solo nelle annate migliori, con tiratura limitata. Come si intuisce dal nome, Clay è un omaggio all’argilla della Lugana, grazie alla quale il vino acquisisce quel carattere unico e distinguibile, oltre all’eccezionale potenziale di affinamento.
Ultima declinazione della Turbiana è Spumante Leonardo Metodo Classico dosaggio zero, prodotto da 100 % Turbiana, uno spumante originale, frutto di un affinamento di almeno 36 mesi, perfetto nella sua versione magnum, dove esprime grande freschezza e un passo salino nel sorso. Per nulla prepotente, ma ideale anche su stuzzicanti preparazioni che vedono il pesce di lago protagonista, come quelle proposte dallo chef Stefano Zanini del Mos, di Desenzano, caratterizzati da un approccio culinario spontaneo che unisce lago e terra.

Vigneti Cascina Maddalena

Tornando all’occasione celebrativa sono state presentate ben 10 annate di Capotesta Lugana DOC (2022-2013) e cinque annate di Clay Lugana DOC (2021, 2020, 2018, 2016, 2014). Un incontro che ha messo soprattutto in evidenza, la scelta vincente del cambio di tappatura.
Ciascuna annata si è delineata espressiva e ancora integra, evidenziando in modo puntuale non solo le caratteristiche climatiche di ciascuna vendemmia, ma anche mettendo in risalto le peculiarità della Turbiana e delle argille che ne caratterizzano il suolo.

Vini Cascina Maddalena

Ancora giovane e crudo il Capotesta 2022, di altro passo il 2021, annata davvero spettacolare e piena, coinvolgente e di grande godibilità, bilanciata e di grande slancio salino. Piacevolmente ampio e largo il Capotesta 2020, dove si evidenzia in modo preciso la nota di mandorla.
La 2019 riprende il piglio teso della 2012, con una gradevole acidità supportata da slancio salino. Altro passo per la 2018, con maggiore complessità e dai toni profondi ed evoluti, frutto di un’annata fredda e piovosa. Intrigante e con cenni fumé e di grafite il Capotesta 2017. Grande pienezza e ottima la persistenza e l’equilibrio del Capotesta 2016; prima annata con il tappo a vite, il Capotesta 2015 si rivela saporito, pieno e potente.

Cascina Maddalena degustazione

Cambio di chiusura per la 2014, che vede come tappo il Diam 10; un vino ancora espressivo, ma che denota senza dubbio una maggiore ricchezza evolutiva nel suo profilo. Chiusura in sughero per il Capotesta 2013, dove sono evidenti i sentori di frutta matura, pur mantenendo una decisa salinità gustativa. Diverse le sensazioni ritrovate nel Clay, che si rivela con uno spettro aromatico più complesso e ricco rispetto al Capotesta. Preciso e di grande profondità e prospettico il Clay 2021, molto centrato e materico il 2020; intrigante nell’annata 2016 e sorprendente nella 2018 e 2014, considerando che si è trattato di annate difficili.
Un percorso davvero stimolante che fa capire come anche il Lugana ha tanto da raccontare, soprattutto se gestito con rispetto per il territorio, amore costante e pazienza. Principi che si rifanno agli insegnamenti familiari di mamma Raffaella e papà Luciano: “si tirano su le vigne come i figli, in famiglia e con amore”.

Fosca Tortorelli

Cascina Maddalena
Cantina e Agriturismo a Sirmione
Via Maddalena 17, 25019 Lugana di Sirmione (BS)
info@cascinamaddalena.com
www.cascinamaddalenalugana.com

Fosca Tortorelli

È Sommelier e Degustatrice ufficiale A.I.S. rispettivamente dal 2003 e dal 2004; ha sviluppato nel suo lavoro di dottorato in Industrial Design, Ambiente e Storia, la tesi sperimentale dal titolo “Reinterpretare le Cellae Vinariae. Ambiente, Processo, Produzione” e una successiva pubblicazione in collaborazione con la Prof. Muzzillo F. dal titolo “Vitigni del Sud: tra storia e architettura” (Roma Natan Edizioni, 2012). Ha conseguito il Master Sommelier ALMA-AIS (luglio 2016) presso ALMA a Colorno (Parma). Fa parte dei Narratori del Gusto e insieme al Centro Studi Assaggiatori di Brescia partecipa a panel di degustazione di rilievo nel settore enogastronomico. Fa parte anche dell’associazione Donne del Vino, ha scritto sulla rivista l’Assaggio, oltre che su diverse testate registrate e ha preso parte alle degustazioni per la Guida Vitae, per la guida Slow wine 2017 e per la guida Altroconsumo. Dal 2018 è giornalista pubblicista.

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